Codice POD bolletta: cos’è e perchè bisogna leggerlo
La gestione della vita energetica della propria abitazione non è mai semplice. Al contrario, ci sono tantissimi fattori da considerare e innumerevoli questioni da comprendere. Per non parlare delle scadenze che bisogna ricordare per non corrispondere al pagamento delle penali previste in caso di morosità. Tuttavia, se ci si affida a spiegazioni chiare, esaurienti e ben formulate è possibile comprendere ogni elemento che prima appariva inarrivabile.
Un esempio è rappresentato dal codice POD bolletta. A discapito del suo nome che può sembrare complesso e articolato, esso invece si configura come uno tra i codici energetici più semplice da reperire e utile ad eseguire numerose operazioni sulle proprie utenze.
Il codice POD è quell’identificativo alfanumerico composto da 15 o da 14 caratteri, assegnato ad una utenza elettrica che la marca come univoca. In altre parole, è un codice che viene assegnato come unico per lo specifico contatore di fornitura. Esso viene comunicato alla fine delle pratiche di allacciamento quando cioè l’abitazione viene dotata della fornitura energetica. Inoltre, è facilmente reperibile all’interno di ogni bolletta e impiegato per una moltitudine di operazioni.
A cosa serve il codice POD?
Il codice POD bolletta è uno tra i principali elementi che vengono considerati nel momento in cui occorre apprestarsi a svolgere varie operazioni energetiche. Esso viene considerato come una specie di sicurezza poiché rappresenta in modo inequivocabile la specifica fornitura energetica. Inoltre, per qualsiasi elemento di danno al contatore o agli altri presidi energetici della tua abitazione, puoi affidarti all’assistenza casa in grado di supportarti per ogni tipo di problema.
Tra le molteplici operazioni in cui il codice POD si rivela vitale vi sono:
- l’attivazione del contatore. Essa è meglio conosciuta come subentro, e rappresenta la pratica per rimettere in funzione un contatore che ha subito un’interruzione di fornitura;
- Il cambio di intestatario di una fornitura energetica attiva. In questo caso si parla di voltura, laddove l’erogazione della componente non è mai stata sospesa, ma necessita solamente di essere intestata ad un altro nominativo;
- nell’ambito della prima attivazione del contatore elettrico, ovvio è che tale codice viene elargito durante le prime fasi di allaccio dell’energia;
- per effettuare un cambio fornitore. Dunque, per affidare la propria utenza energetica ad un nuovo provider, è necessario fornirgli il codice per riconoscere in modo inequivocabile il tuo contatore energetico.
Come riconoscere il codice POD in bolletta?
Il codice POD viene riconosciuto in modo abbastanza intuitivo all’interno della fattura cartacea che perviene ogni mese con il totale dei consumi da corrispondere. Tuttavia, si rende facilmente reperibile anche in quelle online se si è scelto il metodo di pagamento tramite rilevazione diretta dal conto corrente. Si tratta di un identificativo semplice a cui risalire perché di solito è posto sulla prima pagina della bolletta ed essendo particolarmente lungo attira l’attenzione agli occhi di chi lo cerca.
L’importante è evitare di confondersi con un altro codice specifico: quello PDR. Esso sta per Punto di Riconsegna e contraddistingue l’utenza del gas in modo univoco. Il rischio potrebbe essere quello di confondere la bolletta della luce con quella del gas e fornire un codice scorretto. Tuttavia il codice PDR è riconoscibile poiché composto da 14 numeri, di cui i primi quattro identificano il contatore della zona e i restanti dieci sono corrispettivi dell’utenza vera e propria.
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