Come capire se manca gas al condizionatore

L’innalzamento delle temperature dovuto al riscaldamento globale, ha favorito la diffusione dei condizionatori d’aria, che consentono, in casa e nei luoghi di lavoro, di mantenere condizioni di benessere psico-fisico necessarie allo svolgimento delle nostre attività.

Se il condizionatore non svolge pienamente la funzione di raffreddamento si è istintivamente portati a considerare la necessità di rabboccare o ricaricare la quantità di gas refrigerante che ne alimenta il circuito.

Come avvertono i tecnici del servizio installazione condizionatori di Torino che trovi su questa pagina, tale diagnosi potrebbe essere affrettata e non veritiera, poiché la necessità di ricaricare il gas all’interno del circuito non è così frequente e necessaria: nel caso di un impianto integro, a tenuta stagna, il gas non può fuoriuscire e quindi il condizionatore non necessita di operazioni di ricarica. Bisogna quindi considerare alcuni parametri di ricerca per capire le effettive ragioni di inefficienza dell’impianto.

Possibili cause dell’assenza di gas nel condizionatore

Come passaggio preliminare controllare le impostazioni del telecomando, devono essere correttamente impostate secondo le esigenze del momento, soprattutto al primo utilizzo del periodo estivo.

Successivamente bisogna verificare lo stato di pulizia dei filtri dell’unità interna, la presenza di polvere e di sporco impedisce il corretto flusso dell’aria e riduce sensibilmente le prestazioni dell’apparecchio.

Le operazioni di rimozione e pulizia dei filtri rientrano nella manutenzione periodica e necessaria, per garantire l’immissione di aria salubre nell’ambiente e l’efficienza dell’intero sistema. Attenendosi alle istruzioni della casa produttrice, bisogna smontare i filtri e lavarli con abbondante acqua, addizionata di aceto o detergenti idonei, per rimuovere lo sporco in eccesso.
Riposizionati i filtri ben asciutti verificare se il problema è risolto o persiste.

Le altre parti da controllare sono le lamelle dell’unità interna che convogliano l’aria nell’ambiente: potrebbero essere sporche o piegate, in tal caso bisogna provvedere alla pulizia o al ripristino della loro posizione.

Un’ulteriore verifica va fatta sulla ventola che potrebbe essere rallentata da ostruzioni, corpi estranei o accumulo di sporco e detriti, solitamente il problema si evidenzia anche con una anomala rumorosità della stessa.

In sintesi, le due parti del condizionatore, quella interna detta split e quella esterna che contiene il motore, vanno tenute pulite e sgombre da possibili cause di ostruzioni e rallentamenti dell’impianto.

Perdita di gas nel condizionatore: chi contattare se il problema persiste

Una volta effettuati i controlli suggeriti, qualora il problema persista, si potrebbero ipotizzare cause diverse che richiedano interventi di revisione dell’intero impianto, tenendo conto che anche la semplice rottura del sensore di temperatura potrebbe giustificare il problema, dovuto, in questo caso, ad una comunicazione errata della temperatura interna alla centralina della macchina, conseguentemente diventa indispensabile l’ausilio di un tecnico specializzato.

Escluse tutte le cause elencate si può iniziare a considerare l’effettiva carenza di gas all’interno del circuito, un indicatore utile di questa eventualità si può riscontrare controllando il tubo dell’alta pressione, il più sottile, collegato all’unità esterna: se il gas si disperde tende ad una rapida espansione ed il tubo tende a ghiacciarsi.

Una volta accertata la dispersione del gas, affidandosi ad un tecnico specializzato, bisogna risalire alla causa della perdita (che anche nel caso di gas refrigeranti può avere effetti nocivi) e rimuoverla prima di procedere alle operazioni di ricarica, assicurandosi che vengano correttamente eseguite tutte le riparazioni necessarie e che il circuito venga preventivamente svuotato prima di procedere alla ricarica. Altri servizi utili possono essere:

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