Porta blindata: 3 metodi per aprirla quando si blocca
È successo a tutti almeno una volta di uscire di casa e lasciare le chiavi all’interno, oppure semplicemente perderle per strada. Per sicurezza bisognerebbe sempre lasciare un doppione delle chiavi di casa ad una persona fidata, come ad un vicino o ad un parente, ma spesso potrebbe essere necessario sapere come aprirla anche senza le chiavi. Il sentimento di impotenza che si prova in questi casi è veramente forte, ma è indispensabile mantenere la calma e procedere con sangue freddo.
In questo articolo, scritto con l’aiuto del fabbro di Genova consultabile sul sito fabbrogenovaeprovincia.it, andremo a vedere come aprire una porta blindata che si è bloccata senza l’utilizzo delle chiavi.
Porta blindata bloccata: utilizzare una radiografia
In questo articolo ti spiegheremo tre metodi che i serramentisti utilizzano per aprire una porta, indipendentemente dal fatto che si tratti di una porta blindata o meno. Non esistono differenze sostanziali tra una porta blindata o corazzata nel caso in cui non siano chiuse a chiave. Per poter aprire una di queste porte il metodo tradizionale più utilizzato dai tecnici è quello di impiegare una semplice radiografia. Taglia la radiografia approssimativamente delle dimensioni di un volantino, quindi piega leggermente uno degli angoli. Una piega di circa due centimetri sarà più che sufficiente. Inserisci il lato piegato tra lo stipite della porta e la struttura della stessa, sopra il centro verticale della porta (più o meno all’altezza dello spioncino, per intenderci).
La radiografia dovrebbe essere inserita fino a metà tra lo stipite e la porta. Una volta che avrai fatto ciò, dovrai iniziare ad abbassare la radiografia in verticale fino a quando non noterai lo slittamento della serratura. In questo momento, la cosa più utile da fare è picchiettare con la punta del piede nell’angolo inferiore dove si trova la serratura della porta, mentre continui chiaramente a premere con la radiografia. Dopo alcuni secondi, la porta si aprirà.
Utilizzare un filo per aprire la porta blindata
Un altro dei metodi che vengono utilizzati dai serramentisti nei casi d’urgenza e che serve per aprire delle porte bloccate che non siano chiuse a chiave, consiste praticamente nel fare un piccolo buco nello stipite della porta, all’altezza dello scocco della serratura. Per fare questo, è necessario individuare con precisione esattamente il punto dello slittamento. Una volta fatto il buco, inserendo semplicemente un piccolo filo leggermente piegato, si otterrà l’apertura della porta. Un metodo poco diffuso di cui però i fabbri sono a conoscenza prevede l’utilizzo di una sorta di filo articolato e semirigido, che inserito sotto la porta e fatto muovere dovrebbe far accedere alla maniglia interna della stessa, riuscendo ad aprirla facendo forza tirando verso il basso. Sebbene in alcuni casi possa rivelarsi funzionante, il primo metodo è sicuramente quello più diffuso e con più probabilità di riuscita. Bisogna considerare anche il tipo di serratura su cui si opera, generalmente un cilindro europeo o una doppia mappa.
E se fosse una porta interna?
In alcuni casi, uno dei guasti più comuni nelle porte interne all’abitazione è la rottura di quella che tecnicamente viene chiamata trasmissione a slittamento. Nel caso in cui questo elemento della serratura si rompa, lo slittamento rimarrà bloccato e la porta non potrà essere aperta. Infatti, azionando la maniglia della porta, questa rimarrà comunque chiusa e nel caso in cui ci si trovi ad esempio in bagno, questa situazione potrebbe causare molto panico. Come abbiamo già detto, il metodo maggiormente utilizzato per aprire le porte interne è quello di fare un piccolo buco nella struttura, la stessa altezza dello slittamento della serratura. In questo caso, servirebbe un filo un po’ più rigido piegato alla fine di circa mezzo centimetro con un angolo di 90°, in modo tale da riportare lo slittamento nella sua posizione originale.