Quale tipologia di corrente utilizziamo nelle nostre case
L’energia elettrica è entrata a fare parte della vita quotidiana in Italia da più di un secolo. Siamo così abituati a utilizzare la corrente nelle nostre case da non soffermarci a pensare sul suo funzionamento. Qual è l’ultima volta in cui ti sei chiesto che tipologia di corrente usi o quali sono le sue caratteristiche? Molto probabilmente mai, come molti di noi ti limiti a inserire la spina degli elettrodomestici nella presa. Pensi al contatore solo quando ricevi le bollette da pagare, vero? Cerchiamo di capire qualcosa in più, anche grazie all’aiuto di elettricistatorinoeprovincia.it, elettricista di Torino molto esperto.
L’energia elettrica e le sue caratteristiche
Prima di approfondire le caratteristiche specifiche della corrente nelle abitazioni, dobbiamo partire dalle basi. Innanzitutto, l’energia elettrica si caratterizza per tensione, corrente e frequenza. La tensione elettrica indica la differenza di potenziale elettrico tra due punti differenti di un polo conduttore. Il valore massimo di tensione degli impianti domestici oscilla tra i 220 V e i 230 V. Perché ci interessa tanto? Semplicemente perché dal valore della tensione dipende la nostra sicurezza in casa. Una quantità di 220 V, infatti, consente un passaggio di maggiore energia elettrica e ne diminuisce la dispersione. In parole povere, questo ci permette di non prendere scosse mortali perché la corrente attraversa i cavi in un breve intervallo di tempo. La corrente è un’altra grandezza importante e corrisponde alla quantità di energia elettrica che scorre tra due punti. Infine, la frequenza. Quest’ultima indica il numero di volte in cui il periodo si ripete in un secondo di tempo. La frequenza stabilita in Italia è di 50 Hz. Questa informazione ci fa sapere che la corrente delle nostre case cambia la sua direzione cinquanta volte al secondo. L’ultima qualità che ci interessa sapere sull’energia elettrica riguarda, per l’appunto, la frequenza. Si tratta di avere una corrente alternata o continua, avendo la corrente continua una frequenza pari a zero.
La tipologia di corrente nelle nostre case
Adesso che abbiamo finito una, noiosa ma doverosa, premessa teorica, possiamo andare più bello specifico. Abbiamo già visto i valori determinati per la frequenza e la tensione, oltre ad avere capito a cosa servono. Bisogna ora aggiungere che la tipologia di corrente degli impianti domestici è una corrente alternata. Questo le permette di cambiare rapidamente voltaggio attraverso un trasformatore. Il trasformatore svolge un ruolo importante anche nei casi in cui abbiamo bisogno di corrente continua. Per utilizzare delle luci a led, per esempio, il trasformatore converte segnali continui in segnali alternati. Oltre a questo, il sistema di energia elettrica domestico si caratterizza per la presenza di tre fili di diversi colori. Sicuramente li avete già visti ma non penso sappiate a cosa servono. Il filo nero corrisponde alla fase, il più pericoloso, nel quale passa la corrente vera e propria. Il suo opposto, per così dire, è il filo giallo e verde. Quest’ultimo, detto anche messa a terra, ci protegge da tensioni indesiderate facendo attivare il differenziatore. In ultimo il filo blu, il cosiddetto neutro, nel quale avviene il ritorno di energia.
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