Quando potremo finalmente liberarci delle mascherine?

Mancano poco meno di due mesi alla celebrazione del nostro primo anno di convivenza forzata con il virus Sars-CoV-2, ma il tempo per la socialità libera da costrizioni sembra ancora molto lontano. Ci vorrà ancora un bel po’ prima che si possano realizzare le condizioni per poterci muovere liberamente e respirare a pieni polmoni senza l’ingombro delle mascherine chirurgiche.

Se è vero che molti di noi, dopo i terribili giorni del lockdown proclamato lo scorso marzo, hanno benedetto la libertà – seppur limitata – che i dispositivi di protezione individuale ci hanno concesso, e che ormai la mascherina è divenuta parte integrante del nostro outfit giornaliero, è vero anche che non vediamo l’ora di buttarla via e di riporre le scorte accumulate nel cassetto dei ricordi il prima possibile.

Purtroppo, ci dicono gli esperti, questo momento che tutti agogniamo e che, ne siamo certi, festeggeremo a suon di cannonate, è ancora di là da venire.

Proprio in questi giorni, la più celebre virologa della televisione, Ilaria Capua, ha dichiarato che non sarà possibile rinunciare alla mascherina almeno fino al 2023. La curva del contagio, ha spiegato, è sotto controllo ma non si appiattisce, e solo quando saremo tutti vaccinati (si spera entro la fine del 2022) si potrà riprendere a girare senza mascherina. Insomma, non se ne parla fino al 2023.

Certo, la prospettiva di passare altri due anni con il naso che cola, gli occhiali appannati e le piaghe alle orecchie non è proprio allettante, ma la quarantena, la terapia intensiva, il decesso lo sono molto meno.

Crucciarsi è inutile e sulla sicurezza pubblica si scherza solo sui social: meglio cercare il lato positivo. Che siano chirurgiche, di stoffa o FPP2, le mascherine nascondono le rughe, proteggono dal freddo, mitigano i cattivi odori, dissimulano le espressioni del viso rendendoci tutti misteriosi e impenetrabili. In questi due anni impareremo a sorridere con gli occhi e avremo sempre a portata di mano una buona scusa per far finta di non capire.

Scherzi a parte, proteggere le vie respiratorie dalla possibile inalazione di particelle contenenti il coronavirus è la prima norma di sicurezza che dobbiamo applicare, insieme alla disinfezione continua della mani e al distanziamento sociale. Fino a che la campagna di vaccinazione – la più grande della storia – non sarà conclusa e non comincerà a dare i suoi frutti, dovremo continuare a seguire queste poche norme, che pure ci costano sacrificio.

Una cosa però non ci è proibita: continuare a riderci su. Vignette su Facebook, balletti su TikTok, spettacoli su Zoom, i social media ci stanno aiutando a mantenere il buonumore.

Non dobbiamo mai dimenticare chi vive la pandemia in prima linea o, peggio ancora, sulla propria pelle, ma si può essere coscienziosi senza rinunciare allo stile, magari abbinando la fantasia della mascherina con il colore dei calzini.