Quanto consuma un condizionatore

Con l’arrivo del caldo equatoriale anche in Italia è difficile sottrarsi all’uso del climatizzatore, un apparecchio ormai indispensabile per vivere dignitosamente. Potresti trovarti spesso nella condizione di dover calcolare le spese in surplus date dal suo utilizzo, essendo comunque un elettrodomestico molto energivoro.

Ciò che davvero è influente, tuttavia, non è il suo mero assorbimento istantaneo: un phon spesso consuma il doppio, ma non è la prima cosa che ti viene in mente osservando l’importo della bolletta elettrica. Questo è dovuto al tempo di utilizzo. Se è vero che un climatizzatore correttamente dimensionato è in grado di abbassare la temperatura di una stanza in pochi minuti, è altresì vero che dopo qualche ora è necessario accenderlo nuovamente, specie se l’isolamento della casa non è dei migliori. Durante la notte, inoltre, non potresti svegliarti continuamente per gestire la temperatura della camera, quindi capita che rimanga acceso tutta la notte.

Insieme ai tecnici del servizio di assistenzacondizionatoriromaeprovincia.it, assistenza condizionatori attiva in tutta Roma, abbiamo raccolto delle informazioni che possono risultare molto utili per capire qual è il consumo di un condizionatore domestico.

Cosa influenza il consumo di un climatizzatore?

Ci sono molti fattori che influiscono al consumo: il componente principale colpevole di essere tanto energivoro è il compressore, utile a spingere il gas ad alta pressione attraverso i tubi in rame del circuito frigorifero. Con le moderne tecnologie però, sono stati raggiunti ottimi risultati in termini di efficienza. Il consumo, quindi, dipende da:

  • Efficienza energetica;
  • Presenza dell’inverter;
  • Uso corretto dell’elettrodomestico.

Quanto consuma un condizionatore?

Prendendo in considerazione un climatizzatore a parete da 12000 BTU, se fosse in A+++ consumerebbe solamente dagli 800 ai 900 Watt. Potenza che può arrivare fino a 1200W se l’efficienza è di classe inferiore. Nei moderni sistemi di climatizzazione è presente il cosiddetto “inverter”, un componente in grado di modulare la potenza del compressore così da impedire che funzioni sempre al massimo della sua capacità inutilmente.

Se ne possiedi uno, il climatizzatore può arrivare a consumare solamente 300W. L’uso corretto si riferisce a temperature e modalità usate. Se imposti una temperatura troppo bassa (sotto i 22 gradi) difficilmente lo splitter interno riuscirà a raffrescare la stanza così tanto, specie se la temperatura esterna è molto alta. Il risultato è che il compressore rimane sempre acceso alla massima potenza. Nei mesi meno torridi, invece, potresti usare la funzione deumidificatore, grazie alla quale puoi godere dell’aria fresca (invece che fredda) sfruttando parte dell’impianto, il quale consumerebbe solamente 300W.

E in termini di costi?

Il costo in bolletta è calcolato misurando i Kw/h, ossia quanto consuma un dispositivo se restasse acceso ininterrottamente per un’ora; un climatizzatore con la classe di efficienza più alta a piena potenza consumerebbe 0,8 KWh. Supponendo una tariffa di 20 centesimi al KW/h e un uso alla capacità massima di 400 ore totali durante l’estate, risulterebbero circa 65 euro.

Più realisticamente, con impianti di classe A e con un utilizzo meno attento, potresti far lievitare i costi fino a 150 euro. 3 ore al giorno di utilizzo sembrano poche, tuttavia devi considerare che una volta raggiunta la temperatura impostata, il compressore si spegne e rimane accesa solamente la ventola dello splitter interno, con un consumo irrisorio.

Un climatizzatore portatile consuma meno?

Un pinguino consuma tanto quanto un climatizzatore fisso, ossia dagli 850 ai 1300W. Il problema principale di una simile soluzione è da attribuire al tubo di scarico dell’aria calda; lo devi necessariamente rivolgere verso l’esterno della casa ma difficilmente riusciresti ad isolare perfettamente la finestra o la porta attraverso la quale lo faresti passare, perciò indirettamente ti ritroveresti a consumare più energia rispetto a un climatizzatore fisso.

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