Sanificatore ad ozono: come scegliere il modello più adatto per le proprie esigenze

Si è fatto un gran parlare in questi ultimi mesi del sanificatore ad ozono, soprattutto da quando ha preso il via la pandemia da Coronavirus che stiamo in questo momento vivendo e che ci ha costretti a ripensare alla pulizia e alla disinfezione degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo. L’efficacia del sanificatore ad ozono su batteri, germi, spore è stata confermata già da molto tempo. Nonostante siano ancora in corso le dovute valutazioni, l’efficacia è stata già confermata anche sui virus. Si tratta quindi di un macchinario che vale la pena prendere in considerazione. Ma come scegliere il modello più adatto per le proprie esigenze? Andiamo a scoprirlo insieme.

Quantità di ozono che un sanificatore produce 

La prima caratteristica che è necessario prendere in considerazione, è la quantità di ozono che il sanificatore produce. Maggiore è la quantità di ozono prodotta, minore è il tempo in cui il sanificatore deve restare acceso per poter garantire la sua azione biocida. Ovviamente è necessario valutare questo elemento in base ai metri cubi che si devono sanificare. Se si deve sanificare un’automobile, si ha bisogno di un sanificatore che produce una bassa quantità di ozono. Se invece si deve sanificare un appartamento di oltre 100 metri quadri, è ovvio che si ha bisogno di un sanificatore molto più potente. Possiamo in generale fermare che la produzione di un grammo di ozono all’ora è sufficiente per sanificare circa 10 metri cubi in più o meno 30 minuti di tempo. 

Alimentazione e consumo elettrico 

Alcuni modelli di sanificatore ad ozono funzionano solo se collegati alla presa della corrente elettrica. È importante però valutare con attenzione il luogo che si desidera sanificare. In casa c’è una cantina, una mansarda, un ripostiglio dove non è presente una presa della corrente elettrica? Si vuole sanificare l’auto senza dover collegare alla presa il sanificatore? In questi casi è preferibile optare per un sanificatore a batteria. Ovviamente è bene controllare l’autonomia della batteria, il tempo di ricarica e la semplicità di ricarica, al fine di valutare quale sia il modelli in assoluto migliore.

 

Molto importante anche il consumo. In alcuni casi il sanificatore deve restare accesso per alcune ore. Proprio per questo motivo è preferibile optare per un modello a risparmio energetico, che permette di evitare che il suo utilizzo incida in modo negativo sulla bolletta della luce oltre che sull’ambiente in cui viviamo.

 

Altre caratteristiche da prendere in considerazione

 

Alcuni modelli di sanificatore ad ozono sono in possesso di una pratica maniglia per il trasporto, la scelta ideale per chi vuole sanificare a una a una le stanze della casa, senza dubbio una caratteristica da prendere in considerazione.

 

Oltre ai pulsanti presenti sul corpo stesso del sanificatore, alcuni modelli sono in possesso di un telecomando che ne consente una semplice gestione da remoto. I modelli in assoluto più innovativi e di ultima generazione possono persino collegarsi allo smartphone. In questo caso è possibile gestire il tutto dal telefono, avendo anche la possibilità di osservare come la sanificazione sta procedendo direttamente sullo schermo, anche tramite un’apposita app.

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